La disparità di genere col coronavirus

La donna, secondo il  report del Chinese Centre for Disease Control and Prevention, un’agenzia indipendente della National Health Commission con sede a Pechino,  è più resistente agli attacchi del Covid 19.   Anche l’Istituto Superiore di Sanità  si è soffermato  sulla disparità tra uomini e donne per quanto riguarda gli effetti del corona virus. Il resoconto della ricerca  è che  sebbene uomini e donne siano esposti all’epidemia allo stesso modo, il tasso di mortalità  degli   uomini è del 71%  mentre le donne sono al 29%.

Le donne muoiono meno degli uomini

Se i due sessi si infettano allo stesso modo, poi prendono strade diverse, tanto che il tasso di letalità nei maschi sintomatici positivi al tampone è del 2,8%, rispetto all’1,7% nelle femmine.  Sul fenomeno non ci sono evidenze scientifiche certe   e ancora non si  conoscono completamente i motivi di questa disparità. Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell’Iss  ritiene che per capire le dinamiche di  questi dati servirà ancora tempo e  saranno necessari  ulteriori approfondimenti.

La donna ha un sistema immunitario più resistente al virus

L’età media delle vittime è sopra gli 80 anni (79 gli uomini, 83 le donne).  Il sesso femminile  ha difese immunitarie più robuste contro i patogeni e   i  motivi per cui le donne sono maggiormente protette  vanno ricercati nella  genetica,  nei contesti ambientali,   negli stili di vita e nella presenza di  estrogeni, in età fertile. Per quanto riguarda gli stili di vita, in Cina ad esempio ci sono differenze tra fumatori uomini e donne.  Il consumo di fumo in tutto il mondo è del 40 per cento dei maschi cinesi   sino a sfiorare il 50 per cento   del consumo globale mentre  solo  il  2 per cento  delle donne cinesi ne fa uso.

Anche in passato  le vittime di epidemie  sono stati soprattutto gli uomini. Nel caso della  SARS, il tasso di mortalità maschile fu del 50 per cento  superiore a quello femminile, e la  MERS  causò la morte del 32 per cento degli uomini contagiati e di circa il 26 per cento delle donne.

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