Continuità territoriale: scontro politico, voli insufficienti e prezzi alle stelle

I posti a disposizione per i voli verso la Sardegna rimangono pochi, mentre i prezzi per i turisti continuano a salire. La situazione non migliorerà almeno fino all’ottobre 2025, quando scadranno i bandi attualmente in vigore. Per varare una vera alternativa, “è indispensabile riavviare le trattative con il Ministero e con la Commissione europea”, afferma l’assessora regionale ai Trasporti Barbara Manca.

Dura replica dell’ex assessore ai Trasporti Antonio Moro

I tempi stringenti imposti dal calendario e dalle norme Ue non permettono di modificare i bandi in corso. “Il bando copia e incolla certifica le bugie dette dal Campo largo durante la campagna elettorale”, attacca il presidente del Psd’Az ed ex assessore ai Trasporti Antonio Moro. “Sostenevano che i voli non erano sufficienti e invece ora hanno cambiato idea. Dico di più: il loro bando prevede addirittura frequenze inferiori rispetto a quelle attualmente previste”.

Le compagnie aeree che operano i voli di continuità territoriale – Ita Airways (Cagliari), AeroItalia (Alghero e Olbia) e Volotea (Olbia) – potrebbero cambiare, mentre il budget per la gara d’appalto è stato sensibilmente ridotto: 26,5 milioni di euro per un anno, contro i 48 milioni per 18 mesi dell’anno scorso.

La situazione, dunque, non è migliorata con la Giunta Todde, nonostante le critiche mosse all’esecutivo Solinas dai deputati Francesca Ghirra e Silvio Lai. “La gestione della continuità territoriale aerea certifica il fallimento della giunta Solinas”, avevano dichiarato a luglio 2023.

Il dibattito politico sulla continuità territoriale aerea in Sardegna è acceso, ma la soluzione al problema sembra ancora lontana. I cittadini sardi si ritrovano a dover fare i conti con voli insufficienti e prezzi alle stelle, in attesa di un cambiamento che tarda ad arrivare.

 

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