Le nuove regole del Dcpm firmato ieri a Palazzo Chigi da Giuseppe Conte hanno lasciato scontenti molti settori, ma intanto è soprattutto dal 4 maggio, che sarà possibile una maggiore libertà di movimento nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Non sono mancate le polemiche degli amministratori sardi e tra questi il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che sollecita l’intervento del governatore della Sardegna Christian Solinas per fare valere lo Statuto speciale della Sardegna e tuona contro Conte: “avrebbe dovuto sentire la Conferenza Stato-Regioni e invece ha sentito solo il presidente Stefano Bonaccini”. Il timore condiviso da molti è che le restrizioni possano accendere gli animi e portare le persone all’esasperazione.
La data tanto attesa dell’allentamento delle restrizioni è fissata al 4 maggio, ma nulla sarà come prima: il virus c’è ancora e – ad oggi – non è stato trovato un vaccino. Per questo sarà necessario continuare a rispettare le norme di distanziamento sociale, l’uscita di casa solo per motivazioni ritenute valide, l’utilizzo delle mascherine. Insomma la fase 2 richiede un comportamento responsabile e molto buon senso.
Vediamo in ordine quali saranno i settori interessati dalle riaperture ma con un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al luogo di lavoro, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni.
Commercio all’ingrosso ed edilizia: ripartono il 26 maggio le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per scuole, carceri, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Ok anche al commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia. I cantieri privati potranno invece aprire il 4 maggio.
Sport: da stamattina i runner hanno potuto infilare nuovamente le scarpette per correre allontanandosi un po’ in più da casa. Dunque può ripartire l’attività motoria individuale anche distante da casa. Dal 4 maggio via libera anche ad allenamenti dei professionisti per le discipline individuali. Per gli sport di squadra bisognerà attendere il 18 maggio.
Parchi e giardini pubblici: riapriranno il 4 maggio, ma rispettando il distanziamento e limitando l’accesso a un numero molto limitato di persone se componenti di una stessa famiglia. Resteranno chiuse le aree per i bambini.
Take away: dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.
Mezzi pubblici: gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta.